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La crescita degli edifici in altezza è possibile grazie ai collegamenti verticali automatizzati (ascensori e montacarichi) che permettono alle persone e alle merci di superare senza problemi i dislivelli.
Nella storia antica esistono antica esempi di ascensori ante litteram: nelle arene romane esistevano “ascensori/montacarichi manuali” azionati dagli schiavi con grosse carrucole, per il trasporto delle bestie e dei gladiatori. Tuttavia, l’ascensore nell’accezione moderna del termine nasce nel 1800, con la rivoluzione industriale, quando furono applicati al meccanismo di salita motori a vapore o idraulici.
La vera svolta nella progettazione degli ascensori si ebbe nel 1853 quando l’inventore statunitense, Elisha Otis depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi. Da allora la progettazione e la scelta degli ascensori è stata sempre più orientata verso la sicurezza, come dimostrano le ultime normative.
Sicurezza ascensori: la normativa
Sia per l’installazione che per la manutenzione degli ascensori bisogna rispettare delle norme di sicurezza, oltre che le norme edilizie e le leggi urbanistiche in vigore.
Un ascensore deve essere progettato ed installato conformemente alle disposizioni della direttiva ascensori 95/16/CE e del DPR 162/1999, nel rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza e salute fissati a livello comunitario.
Il DPR 162/1999 stabilisce che l’installatore, dopo aver completato l’installazione dell’ascensore deve rilasciare al proprietario dell’impianto la dichiarazione CE di conformità. Inoltre, identifica nel proprietario o nell’amministratore di un edificio i responsabili della sicurezza dell’impianto e della sua regolare e periodica manutenzione da affidare “a persona munita di certificato di abilitazione o a ditta specializzata”.
Dall’8 marzo 2015 è in vigore il DPR 8/2015 in materia di sicurezza degli ascensori che modifica alcuni aspetti del DPR 162/1999 e si applica a tutte le tipologie di ascensori, sia per il servizio privato sia per il servizio pubblico.
Il Decreto 101/2015 (in attuazione di quanto previsto dal DPR 8/2015) aggiorna le procedure per l’apertura di un impianto di elevazione pubblico e stabilisce prove di corretto funzionamento da effettuare con cadenza periodica.
Dal 30 marzo 2017 è in vigore il DPR 23/2017 che, garantisce un elevato livello di protezione della salute e della sicurezza delle persone e dei beni, grazie a nuovi standard di conformità e nuovi obblighi per installatori, fabbricanti, importatori e distributori.
Nell’Allegato I sono elencati tutti i requisiti che gli ascensori devono soddisfare come l’accesso e l’uso da parte dei disabili, la riduzione del rischio di caduta della cabina, le soluzioni in caso d’interruzione dell’alimentazione di energia o di guasto dei componenti e l’attivazione di una comunicazione bidirezionale che consenta di ottenere un collegamento permanente con un servizio di pronto intervento.
Il Comitato Europeo di Normazione nel 2014 ha pubblicato due nuove norme (EN 81-20 e EN 81-50) che, tradotte e pubblicate in lingua italiana dall’UNI, sono obbligatorie per tutti i nuovi ascensori collaudati a partire dal 1 settembre 2017.
Le nuove norme europee stabiliscono le regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori e si applicano agli impianti elettrici (sia a frizione sia a tamburo) e a quelli idraulici. Il cuore della normativa sono i requisiti di sicurezza migliorati per gli utenti e per il personale addetto alla manutenzione. La EN 81-20 definisce i requisiti tecnici per la costruzione di impianti ascensori mentre la EN 81-50 si riferisce alle regole di progettazione, ai calcoli e alle prove dei componenti per ascensori.
In modo particolare le novità riguardano:
1) sicurezza e comfort per gli utenti (maggior illuminazione in cabina sia durante l’operatività che in emergenza; distanza ridotta tra i raggi della barriera di fotocellule per evitare le collisioni con oggetti piccoli; resistenza e durata delle pareti di cabina e delle porte di piano e di cabina);
2) sicurezza per il personale addetto alla manutenzione (requisiti per i manutentori in operatività in testata ed in fossa; illuminazione nel vano di corsa; resistenza ed altezza della balaustra sul tetto di cabina; requisiti per gli stop di sicurezza in fossa).
Dal 12 dicembre 2017 è in vigore la la Legge Europea 2017 che contiene le nuove regole per conseguire l’abilitazione alla manutenzione ordinaria di ascensori e montacarichi.
Ascensori: cosa valutare nella scelta
Esistono vari tipi di ascensori che, a seconda del loro funzionamento, si adattano ad ogni esigenza di spazio e portata; si va dai classici ascensori a funi ai più moderni senza locale macchine.
Ad esempio, per superare dislivelli non molto alti è possibile optare per ascensori oleodinamici che non richiedono velocità particolarmente elevate. Quando è necessario gestire flussi elevati di passeggeri, l’ascensore elettrico rappresenta un’ottima soluzione. Se bisogna installare un ascensore in un edificio esistente con spazi ridotti si potrà puntare su ascensori senza locale macchina.
Ascensori senza locale macchine
Questa tipologia d’impianto non necessita di un locale macchine alla sommità del vano ma prevede l’installazione del quadro di comando all’ultimo piano e dei ganci nel soffitto del vano di corsa. Gli ascensori senza locale macchine sono particolarmente indicati per gli edifici esistenti in cui non è possibile realizzare un locale macchine alla sommità del vano.
Ascensori idraulici
Gli ascensori idraulici (o oleodinamici) sono utilizzati soprattutto negli edifici residenziali dove è possibile raggiungere un buon compromesso tra prezzo e prestazioni. In questa tipologia il movimento dell’ascensore si ottiene mediante il moto di un pistone idraulico collegato ad una centralina dell’olio mediante una tubazione entro cui scorre il fluido in pressione.
Ascensori elettrici
Gli ascensori elettrici sono azionati da un argano che trasmette il moto alla cabina mediante l’aderenza delle funi; il motore in questa tipologia di impianto deve necessariamente essere posto alla sommità del vano di corsa. Questa tipologia di ascensori è particolarmente indicata per tutti gli edifici dove il traffico e la velocità richieste sono elevate.
Ascensori panoramici
Gli ascensori panoramici si sono diffusi negli ultimi anni soprattutto in uffici e centri commerciali, ma anche in quei condomini dove non è stato possibile ricavare uno spazio all’interno. La loro caratteristica principale sono le pareti e le porte realizzate in cristallo e l’attenzione per il design.
fonte: edilportale