Le costruzioni in legno possono costituire una valida alternativa alla tradizionale edilizia in muratura o in cemento armato.
Infatti, se adeguatamente progettate, hanno numerosi vantaggi come la rapidità di costruzione, la stabilità, la sostenibilità e il risparmio energetico.
Come tutte le abitazioni di nuova costruzione gli edifici in legno devono soddisfare i requisiti igienico sanitari previsti dal DM 5 luglio 1975 e i requisiti acustici passivi minimi previsti dal DPCM 5 dicembre 1997.
Nella costruzione di un edificio in legno è necessario rispettare le NTC08 (DM 14 gennaio 2008) per assicurare l’adeguata idoneità statica ed antisismica. Le norme infatti contengono ben tre paragrafi dedicati alla progettazione di strutture di legno. Devono essere rispettati anche i parametri in materia di normativa antincendio, in base alla tipologia del fabbricato; ad esempio per edifici residenziali sarà necessario rispettare il DM 246/1987 e il DPR 151/2011.
In tema di efficienza energetica gli edifici in legno devono rispettare i nuovi requisiti minimi di efficienza previsti dal DM 26/06/2015. Infine nella gestione del cantiere bisogna seguire le procedure per la sicurezza previste dal Dlgs 81/2008.
Uno dei principali vantaggi nella realizzazione di edifici in legno prefabbricati è la riduzione dei tempi di costruzione. Un edificio di legno, anche di molti piani, è relativamente semplice, veloce e non molto costoso.
Essendo il legno un materiale leggero, ogni elemento è facilmente trasportabile e maneggiabile in cantiere; inoltre il montaggio, effettuato interamente a secco mediante l’utilizzo di collegamenti meccanici con piastre di acciaio, viti, chiodi e bulloni, è estremamente veloce.
In più l’assenza di getti e in generale della presenza d’acqua e materiali inerti consente di mantenere più pulito e ordinato l’ambiente di lavoro e di poter organizzare al meglio le diverse fasi di lavorazione. La durata inferiore dei tempi di costruzione ha vantaggi anche sul fronte della sicurezza sul lavoro: meno dura un cantiere e minore sarà la possibilità del verificarsi d’incidenti.
Sul piano della sostenibilità, il legno è rinnovabile e riciclabile; consuma pochissima energia nelle fasi di produzione e posa in opera, non rilascia emissioni, polveri o fibre nocive durante l’impiego e si smaltisce senza inquinare, restituendo l’energia accumulata se viene impiegato per la termovalorizzazione.
Sul fronte risparmio energetico il legno, essendo un ottimo isolante termico e un buon isolante acustico, assicura già un buon isolamento termo-acustico. Inoltre l’utilizzo di materiali naturali a base di legno o suoi derivati per il pacchetto isolante contribuisce a migliorare la traspirabilità.
Le strutture di legno hanno un’eccellente resistenza alle azioni sismiche e un comportamento al fuoco prevedibile. Bisogna fare attenzione però al degradamento del legno; spesso però è sufficiente scegliere classi di durabilità del legno adeguate e trattamenti specifici che lo rendono a tutti gli effetti un materiale durevole nel tempo.
Secondo il ‘Rapporto Case ed edifici in legno 2015’ del Centro Studi Federlegno Arredo, il numero di edifici in legno realizzati in Italia nel 2014 è di 3.025 con un fatturato derivante dalla loro costruzione di 658 milioni di euro. L’Italia è infatti al 4° posto in Europa per la produzione di edifici prefabbricati in legno.
Dalle pagine del Rapporto emerge come negli ultimi anni, in un contesto che ha visto il crollo degli investimenti complessivi nell’industria delle costruzioni, l’edilizia in legno ha registrato un trend in controtendenza con una crescita costante.
Secondo il Rapporto, 6 abitazioni su 100 sono il legno. Inoltre, degli edifici in legno costruiti nel 2014, il 90% risulta essere destinato al residenziale.
La ricerca mette in evidenza anche le tecniche costruttive più utilizzate in una costruzione in legno:
– 55% a Telaio,
– 38% X-Lam;
– 3% Blockhaus;
– 4% altri sistemi.
Esistono quindi diversi metodi costruttivi per realizzare edifici a struttura di legno; ogni sistema ha le proprie caratteristiche distintive che lo differenziano dagli altri per il comportamento strutturale, per gli aspetti estetico-architettonici o per i dettagli costruttivi che lo rendono più o meno adatto in determinati contesti climatici e ambientali.
La scelta del sistema costruttivo più adatto alle esigenze progettuali deve essere fatta in funzione di un insieme di richieste, limitazioni (imposte ad es. dai regolamenti edilizi), funzioni e caratteristiche; per questo deve scaturire da un lavoro congiunto tra committenza e progettista.
Di seguito una panoramica delle principali tipologie costruttive per il legno.
Il sistema a telaio (chiamato anche Platform Frame) è tra i più diffusi per la realizzazione di edifici a uno o più piani a struttura intelaiata di legno. Il sistema è formato da pareti e solai costituiti da intelaiature di elementi di legno di piccola sezione posti ad interasse costante di 40-60 cm alle quali da un lato o da entrambi i lati vengono collegati, con tanti chiodi o viti di piccolo diametro, dei pannelli di legno strutturale. Le pareti e i solai così realizzati vengono collegati fra loro e alle fondazioni con piastre metalliche angolari, tirafondi, viti e chiodi.
Il pacchetto costruttivo delle pareti viene completato mediante il posizionamento dell’isolante all’interno dell’intercapedine dell’intelaiatura. Lo strato isolante posto nell’intercapedine può occupare tutto lo spessore, nel qual caso il posizionamento degli impianti avviene in fresature ricavate nell’isolante oppure solo una parte lasciando un’intercapedine.
L’X-lam è un sistema costruttivo costituito da pannelli di legno massiccio a strati incrociati ed incollati con i quali vengono realizzate le pareti e i solai.
Un edificio a pannelli portanti è sostanzialmente una struttura scatolare in cui le pareti e i solai sono formati da diaframmi costituiti da pannelli di legno massiccio molto rigidi e resistenti, collegati fra loro mediante collegamenti meccanici.
Generalmente i pannelli per le pareti e i solai vengono prefabbricati in stabilimento e arrivano in cantiere pronti per il montaggio già dotati di aperture per porte e finestre. La grande versatilità del sistema consente di realizzare una grande varietà di edifici.
Il pannello utilizzato nel sistema, essendo incollato, è di per sé molto rigido e resistente proprio in virtù del processo produttivo con cui è realizzato e pertanto consente l’utilizzo di legno strutturale classificato di qualità inferiore, difficilmente utilizzabile in altri sistemi costruttivi. Il sistema però comporta un maggior utilizzo di materia prima.
E’ un sistema, tipico dei paesi nordici per abitazione mono familiari, che si contraddistingue per le modalità di realizzazione delle pareti, formate dalla sovrapposizione di tronchi di legno massiccio tondi o squadrati, generalmente sagomati nella parte superiore e inferiore al fine di aumentare la superficie di contatto.
L’incrocio fra elementi di pareti ortogonali, ripetuto più volte nello schema costruttivo, oltre a rappresentare un elemento architettonico fortemente caratterizzante, conferisce stabilità all’intero edificio e capacità di resistere alle azioni orizzontali.
Il materiale è utilizzato con una funzione simile alla muratura. Per le sue caratteristiche architettoniche il sistema è sicuramente più adatto alla realizzazione di abitazioni isolate immerse nel verde o comunque di edifici per abitazione in piccoli centri montani.
Nel caso di strutture turistico-ricettive, uffici temporanei, biglietterie, chioschi o piccole costruzioni temporanee si può optare per case prefabbricate trasportabili dalla struttura già completamente assemblata (comprensiva di impiantistica) posizionabili sul posto tramite gru e rapidi allacciamento agli impianti.
Le strutture in legno danno la possibilità di progettare diverse tipologie di copertura: tetto a falda, tetto piano, tetto a padiglione, tetto complesso con abbaini, tetti con travi curve. Questi si possono realizzare come tetti ventilati o isolati.
fonte: edilportale