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26 Marzo 2016Che si tratti della costruzione di nuovi ambienti o semplicemente di una ristrutturazione, è necessario utilizzare l’intonaco per le superfici murarie.
L’intonaco è un rivestimento minerale delle murature con funzione protettiva e decorativa. Viene applicato con uno spessore variabile, da pochi millimetri a qualche centimetro, allo scopo di livellare ed uniformare le superfici.
Il ricorso frequente all’intonaco come tipo di rivestimento è dovuto al costo limitato, alla sua rapidità di preparazione e alla facilità di messa in opera.
Intonaci: gli strati funzionali
La malta, utilizzata per erigere murature, preparare gli intonaci e applicare i rivestimenti in genere, è il risultato della miscelazione di acqua con un legante minerale ed un inerte. Negli intonaci moderni, inoltre, sono presenti sostanze additive (ad esempio cellulosa, amido, fumo di silice ecc.) aggiunte con lo scopo di modificare le caratteristiche dell’intonaco.
Il primo strato a contatto con la muratura si chiama rinzaffo o abbozzo e ha il compito di supporto, di livellamento e regolazione di assorbenza idrica delle superfici, garantendo nel contempo l’aderenza dello strato successivo.
Lo strato intermedio è definito arriccio (o arricciato o intonaco rustico) e ha la funzione di rivestimento perfettamente complanare, di tenuta idrica e resistenza meccanica. Per questo strato occorre impiegare una minor quantità di legante idraulico e di acqua rispetto al precedente, per garantire una buona compattezza e una scarsa tendenza alla fessurazione.
L’ultimo strato ha la funzione di realizzare finiture esteticamente lisce ed omogenee e di proteggere l’intonaco. Anche per questo strato è necessario l’impiego di un minor quantitativo di legante idraulico aumentando il contenuto in calce.
L’intonaco svolge un ruolo diverso a seconda che si trovi all’esterno o all’interno; nel primo caso deve avere una funzione prevalentemente protettiva, soprattutto contro l’azione corrosiva degli agenti atmosferici. Sarà quindi importante optare per intonaci in grado di assorbire l’acqua e di restituirla velocemente all’aria; il degrado dell’intonaco esterno avviene, infatti, proprio a causa delle infiltrazioni di acqua.
All’interno, invece, l’intonaco deve assorbire l’umidità superficiale delle pareti, evitando i fenomeni di condensa; inoltre deve rendere lisce le superfici murarie, per permettere l’applicazione ottimale della finitura desiderata.
Qualità e tipi d’intonaco
Per una buona riuscita di un intonaco occorre fare attenzione, oltre alla qualità dei componenti, anche alla corretta posa in opera. Ad esempio le condizioni ambientali devono rispettare particolari standard (temperature comprese tra i +5 e + 35°C ed umidità del 65%) e il tempo d’attesa fra strati dovrebbe essere congruo per garantire una corretta carbonatazione e per non ostacolare il processo di maturazione.
Se non si rispettano i dovuti accorgimenti gli intonaci potrebbero essere soggetti a disgregazioni, distacchi ed altri difetti.
Esistono vari tipi di intonaci che servono per i diversi tipi di murature; tra questi ci sono gli intonaci per ripristino del cemento armato, gli intonaci deumidificanti, gli intonaci per cappotto, gli intonaci a base gesso, gli intonaci per ripristino ecc. Qual è l’intonaco migliore? Dipende dagli ambienti: in quelli umidi è preferibile utilizzare intonaci a base di calce e cemento, mentre quelli a base di gesso vanno bene se non si hanno problemi di questo genere.
Intonaci di gesso
Gli intonaci a base di gesso generalmente vengono utilizzati per gli ambienti interni e come sottofondo. Questo tipo di intonaco, grazie alla struttura cristallina a micro e macro pori, rilascia l’umidità dell’aria in base alle necessità e interviene come correttore acustico. La composizione intrinseca del gesso, la sua bassa densità e conducibilità, sono le caratteristiche che concorrono a renderlo un intonaco “classico” e utile per evitare ponti acustici.
Intonaci cementizi
Gli intonaci cementizi vengono usati come fondo su murature in mattoni, blocchi in calcestruzzo, calcestruzzo grezzo, ecc.
Intonaci a base di calce idraulica e idrata
Gli intonaci realizzati con calce idraulica presentano caratteristiche come la traspirabilità e permettono la cattura dell’umidità dell’aria e la ridistribuizione di quest’ultima. La calce naturale ha infatti l’eccezionale capacità di assorbire l’umidità e le sostanze nocive presenti nell’aria.
Intonaci deumidificanti
Questa tipologia di intonaci, composto da leganti idraulici, fibre sintetiche, inerti selezionati e additivi specifici, è utilizzata per il risanamento delle murature interessate da fenomeni di umidità, soprattutto per il recupero di edilizia storico-monumentale.Per una maggiore efficacia del risultato è importante che le murature siano precedentemente disintonacate sui lati d’intervento, oltre il segno evidente dell’umidità.
Intonaci termoisolanti
Gli intonaci termoisolanti possono contribuire alla coibentazione termica degli ambienti; spesso sono composti principalmente da leganti idraulici, fibre e additivi e si possono utilizzare con rapidità ed efficacia su murature già esistenti o di nuova edificazione, per garantire un miglior scambio energetico.
Intonaci ignifughi per la protezione dal fuoco
Gli intonaci ignifughi sono impiegati per la protezione di strutture portanti in acciaio, cemento armato,elementi in laterizio o di calcestruzzo, al fine di aumentarne la resistenza al fuoco.
Intonaci naturali e per la bioedilizia
In commercio esistono anche degli intonaci che per la loro composizione completamente naturale e l’assenza di qualsiasi additivo chimico, trovano naturale impiego, oltre che nell’edilizia tradizionale,nella bioarchitettura e nel restauro storico architettonico, guadagnandosi anche prestigiose certificazioni (come la certificazione ANAB – ICEA di compatibilità agli standard della BIOEDILIZIA).
Intonaci fibrorinforzati e speciali
Gli intonaci fibrorinforzati vengono utilizzati soprattutto per il ripristino di intonaci caratterizzati da bassa tendenza al ritiro o per applicazioni su fessure e crepe.
Protettivi per intonaci
L’intonaco, soprattutto quello delle pareti esterne degli edifici, è continuamente “sollecitato” da agenti atmosferici come pioggia, vento, smog ecc, che potrebbero portare problemi all’intonaco come il suo rigonfiamento o l’esfoliazione. Per questo è meglio prevedere una trattamento protettivo degli intonaci che eviti questi problemi e riesca contemporaneamente ad assicurarne la traspirabilità.
Reti porta-intonaco
Per migliorare la stabilità e l’aderenza dell’intonaco al substrato spesso si ricorre ad una “rete” o armatura che viene apposta tra il supporto murario e l’intonaco per prevenire la formazione di crepe e fessurazioni causate da assestamenti dei supporti sottostanti (mattoni, blocchi alleggeriti o prefabbricati, etc) e da agenti esterni. La larghezza della maglia è funzionale alla granulometria degli intonaci: le maglie più larghe ben si adattano a intonaci più grezzi, quelle più strette agli intonaci fini e rasature sottili. Alle tipiche reti metalliche, soggette a ossidazione, oggi si affiancano prodotti plastici o di derivazione dal vetro.
Rasanti per intonaci
I rasanti permettono di avere dei muri lisci e senza imperfezioni.
fonte: edilportale