È online l’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (AINOP), il database che censisce il patrimonio delle opere pubbliche di competenza degli Enti e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle autonomie locali (Province Autonome, Province, Città metropolitane, ecc.) e di tutti i Comuni presenti sull’intero territorio nazionale.
Lo fa sapere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con un comunicato n cui avverte che quella pubblicata – raggiungibile al link http://ainop.mit.gov.it/ – è la versione beta dell’Archivio, non definitiva, che viene messa a disposizione per valutarne l’utilizzo e le eventuali migliorie da apportare in fase conclusiva.
AINOP – istituito dal Decreto Emergenze/Genova – è strutturato in 9 sezioni: ponti, viadotti e cavalcavia stradali; ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; strade; ferrovie nazionali e regionali-metropolitane; aeroporti; dighe e acquedotti; gallerie ferroviarie e gallerie stradali; porti e infrastrutture portuali; edilizia pubblica.
Realizzato mettendo a frutto l’interoperabilità e cooperazione applicativa delle varie amministrazioni – spiega la nota -, AINOP genera un codice della singola opera (IOP), che la contraddistingue e identifica in maniera univoca, riportandone le caratteristiche essenziali e distintive.
Pertanto, attraverso la piattaforma sarà possibile:
– identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale;
– riunire tutti i dati e le informazioni presenti nei vari archivi pubblici sussidiari e concorrenti;
– visualizzare dati, informazioni e documenti dell’opera, strutturati in una sorta di fascicolo virtuale;
– ricevere informazioni che consentiranno il monitoraggio tecnico dell’opera, nell’ottica di prevenire criticità, anche attraverso sistemi intelligenti di alert sullo stato della infrastruttura;
– individuare i possibili flussi di lavoro per rendere efficiente la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione dell’opera.
Il Ministero spiega che l’obiettivo di AINOP è consentire un maggiore controllo delle opere pubbliche durante il loro intero ciclo di vita; controllo inteso sia in termini di monitoraggio sullo stato dell’infrastruttura fisica per la sicurezza dei cittadini e dei trasporti, sia in termini di definizione di un piano di azione in relazione alle priorità di intervento, favorendo la semplificazione, celerità, accuratezza delle attività e tempestività degli interventi manutentivi e, al contempo, l’efficientamento della spesa pubblica sia generare futuri ed utili servizi che possano nascere dall’iterazione delle varie banche dati al momento non relazionate tra loro.
Ogni infrastruttura censita è dotata di un ‘fascicolo dell’opera’ che, nella sua globalità, fornisce gli elementi per individuare le opere da mettere in sicurezza con interventi ad hoc, classificandole anche in base alle priorità d’urgenza. Nel rispetto delle norme vigenti in tema di privacy e di security, verranno pubblicati, in modalità open e in maniera progressiva di pari passo con l’alimentazione di AINOP, dati caratterizzanti le opere pubbliche, significativi nell’ottica di una migliore trasparenza delle attività di Governo.
fonte: edilportale