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Da Pergamo al Rinascimento fino al Viipuri di Alvar Aalto, gli edifici che conservano la nostra cultura con l’ avvento di Internet e il passaggio dall’analogico al digitale, necessitano un cambiamento di stile e funzione.
Ecco alcuni esempi riportati da Artribune.
È il caso della Water Drop Library di 3andwich Design e He Wei Studio, una biblioteca la cui architettura, estremamente geometrica e strategicamente collocata, cattura l’attenzione di tutti poiché situata su una collina a ridosso dello Shuangyue Bay Central Park di Pinghai Town (città di Huizhou, in Cina).
L’intento dei progettisti è quello di conciliare in un unico edificio, minimale e poetico, la loro sensibilità nei riguardi della cultura, dell’ambiente circostante e dell’interesse pubblico. Ne risulta uno spazio circolare dedicato alla sala lettura completamente vetrato, e raggiungibile percorrendo un lungo corridoio rettilineo che dall’alto scende verso il basso, di fatto attraversando uno scenografico tetto-piscina che sembra quasi fluttuare. Quest’ultimo, concepito come fosse una grande ciotola piena d’acqua, conferisce all’edificio una sorta di implicazione drammatica e simbolica.
La nuova DCPL Southwest Library di Washington DC, realizzata da Perkins & Will in collaborazione con StructureCraft, è invece un ottimo esempio di architettura ecosostenibile. Concepita come un padiglione pubblico nel parco, la biblioteca è caratterizzata da un particolare tetto pieghettato sorretto esternamente da cavalletti a V, e da una struttura costituita da tasselli in legno lamellare (DLT). Queste soluzioni hanno permesso di massimizzare la bellezza estetica e il risparmio energetico, andando incontro a un design di tipo biofilico e dunque attento al benessere della persona e al rapporto utente-natura. Nel complesso l’ambiente interno, con sale che si affacciano quasi tutte sul parco, risulta confortevole, luminoso e rigenerante. Inoltre, la presenza di un tetto verde dotato di pannelli fotovoltaici che generano il 50% del costo energetico annuo stimato dell’edificio.
Ultimo esempio di una nuova versione moderna e sostenibile di biblioteca è la Viby Library & Culture House di Christensen & Co. Architects in collaborazione con Primus Arkitekter che anima il piccolo centro danese di Viby Sjælland e offre ai cittadini uno spazio dinamico e accessibile.
Un luogo di sosta condiviso, dove è piacevolissimo incontrarsi e trascorrere il tempo fra attività creative, libri e conoscenza. La biblioteca, situata al primo piano e progettata in un’ottica di sostenibilità e alta efficienza energetica, è concepita come un open space. Presenta ariose doppie altezze sul livello inferiore ed è ben collegata alla sezione che ospita l’archivio storico della città, aperto ai visitatori e consultabile. Esternamente il complesso si adatta al contesto paesaggistico e alla storia urbana: in particolare il tetto a due falde e la facciata rivestita con piastrelle bianche riprendono in chiave moderna le fattezze del caseificio cooperativo che un tempo si trovava sul sito. Insieme all’archivio conservato all’interno, la Viby Library & Culture House non è solo una bellissima biblioteca, ma anche un monumento che celebra la storia della città.
Foto di Bookworm-ce, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons