Nelle ultime settimane l’argomento è tornato sulle prime pagine di tutti i giornali. Il famoso bonus per la detrazione fiscale prevista all’art. 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) è già stato oggetto di modifica da parte del nuovo esecutivo con la revisione della possibilità di maturare un credito pari all’aliquota prevista:
Il 16 febbraio 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per bloccare la cessione del credito relativa al Superbonus e ad altri bonus edilizi.
In estrema sintesi, con l’entrata in vigore delle nuove norme non è più possibile scegliere tra cessione del credito, “sconto in fattura” o detrazione. Rimarrà solo quest’ultima possibilità, la detrazione, salvo nel caso non si tratti di una prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese. Rimane, quindi, solo la sola possibilità della detrazione degli importi corrispondenti in fase di dichiarazione dei redditi.
Ovviamente le novità non si applicano a chi ha già avviato i lavori e ha pratiche in corso.
La cessione del credito è ancora possibile solo per i privati che hanno in corso lavori di riqualificazione per abitazioni unifamiliari, per le quali sia stata presentata la Cilas (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto (16 febbraio 2023).
L’unico modo, quindi, per poter beneficiare dell’agevolazione garantita dai bonus edilizi, a partire dal mese di febbraio 2023, sarà la detrazione fiscale, riconosciuta, in base al bonus scelto, in 5 o 10 rate di pari importo come sconto sul totale di tasse da pagare negli anni di imposta successivi a quello in cui è stata effettuata la spesa.
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