L’aumento dei costi dell’energia e le agevolazioni in materia di riqualificazione energetica hanno spinto sempre più la richiesta di avvolgere ed isolare gli edifici attraverso cappotti termici esterni o interni.
In linea generale si parla di cappotto termico riferendosi ad una serie di elementi edili prefabbricati che vengono applicati direttamente sulla facciata dell’edificio, un rivestimento che, terminato il lavoro di applicazione, si presenta come una normale costruzione intonacata che è dotata però di un elemento protettivo isolante in grado di far diminuire sensibilmente il consumo di combustibile necessario al riscaldamento, poiché riduce la dispersione termica tra l’esterno e l’interno dei muri.
Si tratta di una tecnologia nota da oltre 50 anni che, se eseguita a regola d’arte, consente notevoli risparmi energetici oltre ad offrire comfort e vantaggi per la salute dell’edificio e il benessere di chi lo abita.
La scelta tra l’applicazione esterna o interna dipende da numerosi fattori, non ultimo la tipologia di abitazione.
Il cappotto esterno è consigliato per edifici e abitazioni unifamiliari, inverno in caso di appartamenti.
Anche se il costo e i tempi di realizzazione di un cappotto termico esterno sono maggiori, in termini di resa il cappotto esterno è più duraturo e offre una riqualificazione energetica migliore che, nel lungo periodo ripaga attraverso il risparmio in bolletta.
Infatti i inverno il cappotto esterno protegge l’involucro edilizio impedendo al freddo di penetrare nelle pareti e nei mesi più caldi il calore non penetra all’interno della casa, così da permettere un abbattimento dei costi di riscaldamento e raffreddamento.
La scelta tra esterno e interno va comunque ponderata ed ogni singolo caso va analizzato e studiato in base alle specifiche dell’edificio e ai risultati che si vogliono ottenere.
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