Il coronavirus ha imposto regole e procedure molto importanti in merito alla sicurezza sul lavoro.
La riapertura dei cantieri pubblici e privati ha imposto a tutti la convivenza con il virus attraverso un Protocollo per il contenimento del Covid-19 nei cantieri, in concertazione con Anci, Upi (Unione delle province italiane), e ancora Anas, Rfi, Ance (Associazione nazionale cooperative edili), Alleanza delle Cooperative, e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Le misure individuate sono obbligatorie e vanno dal titolari del cantiere fino a subappaltatori e subfornitori presenti sul luogo di lavoro.
Ma quali sono le regole?
É vincolante la presenza e la distribuzione di gel disinfettante e mascherine; in caso di impossibilità a mantenere le distanze anche guanti, occhiali, tute e cuffie.
In assenza di dispositivi di protezione individuale (DPI) il cantiere resta chiuso per il tempo necessario a reperire questi dispositivi.
La pulizia e igiene nel cantiere deve essere assicurata dal datore di lavoro e attivata periodicamente la sanificazione degli spogliatoi, delle aree comuni dei mezzi d’opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio.
Le persone presenti devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare il frequente lavaggio delle mani.
È suggerita come buona prassi la turnazione con l’obiettivo di diminuire i contatti; ove possibile si consiglia l’uso di gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e una nuova organizzazione degli orari del cantiere per facilitare la presenza contingentata di personale all’apertura, alla sosta e all’uscita.
L’accesso ai cantieri è consentito previa misurazione della temperatura, se superiore ai 37,5 gradi ovviamente non sarà possibile l’ingresso.
É obbligo del datore di lavoro di informare preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso nel cantiere, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
Se un lavoratore presenta i sintomi quali febbre e infezione respiratoria, bisogna dichiarare al datore di lavoro o al direttore di cantiere tale situazione. Il lavoratore sarà quindi isolato e, in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria, sarà attivata una procedura di indagine e quarantena per individuare i contatti avuti e circoscrivere il possibile contagio.
Per le modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri devono essere individuate procedure predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente.
Ove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi e non è consentito l’accesso ai locali chiusi comuni del cantiere.
Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza minima di un metro.
Ricordiamo, inoltre, che il protocollo individua nel dettaglio le ragioni di emergenza da Covid-19 al fine di escludere le penali per tutte le imprese che abbiano accumulato ritardi o inadempimenti rispetto ai termini contrattuali.
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