Sono 1,4 i miliardi di euro stanziati per l’edilizia universitaria dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Come definito dal DM 1274 del 10 dicembre 2021 le risorse finanzieranno, per il periodo dal 2021 al 2035, fino al 60% dei programmi per:
di tutti beni immobili adibiti o da adibire alle attività istituzionali delle università e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e le grandi attrezzature scientifiche.
La ripartizione delle risorse è stata definita dal Ministero secondo cinque linee di intervento:
L’importo minimo che ogni Università può richiedere non deve essere complessivamente inferiore a 750.000 euro.
I finanziamenti coprono le attività avviate e le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2021, ivi incluse le eventuali spese di progettazione, per l’esecuzione dei lavori, per gli impianti e per le forniture necessarie alla realizzazione del programma. Sono, altresì, ammissibili le spese per arredi e attrezzature, ivi compresi i costi necessari all’utilizzo delle stesse, quali ad esempio la installazione, le licenze software e la formazione del personale
Per la presentazione dei programmi bisogna attendere la registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti, a breve disponibile. Dopo 30 giorni, la Direzione generale comunicherà la disponibilità della procedura informatica.
A partire da tale comunicazione, decorrono i tempi per la trasmissione delle richieste. I termini variano in base alle linee di intervento e sono pari a 60 giorni per i progetti di livello esecutivo o definitivo da realizzarsi con appalto di progettazione ed esecuzione dei lavori e a 120 giorni per tutti gli altri casi.