Dal 2014 Legambiente, ha avviato una campagna termografica, dal titolo Tutti in classe A, con l’obiettivo di comprendere lo stato di salute del patrimonio edilizio italiano. In questi anni sono state realizzate analisi di oltre 500 edifici in 47 città italiane attraverso una “radiografia” che ne mettesse in evidenza la capacità di isolamento termico.
Con la pubblicazione del rapporto Civico 5.0, nelle scorse settimane, l’associazione ambientalista ha portato all’attenzione quanto il problema dell’efficenza energetica sia ancora forte nel nostro paese: il 60% degli edifici a destinazione d’uso residenziale ha più di 45 anni ed è stato realizzato sia prima della prima legge sul risparmio energetico (la 373/1976) che di quella sulla sicurezza statica (la 64/1974).
A fronte di questi dati è partita una campagna di sensibilizzazione rivolta al governo, finalizzata ad accelerare i cantieri della riqualificazione energetica e antisismica attraverso modifiche al superbonus del 110%.
Ecco i punti principali:
Premiare gli interventi integrati di riqualificazione energetica e antisismica;
Garantire l’efficacia del provvedimento: premiamo chi più riduce i consumi;
Garantire l’equità del provvedimento: la proroga dell’incentivo, nello specifico, deve portare a modifiche che garantiscano sempre l’accesso a famiglie sotto una determinata soglia Isee e a differenziare gli incentivi sulla base delle prestazioni raggiunte;
Priorità all’edilizia residenziale pubblica e ai quartieri disagiati;
Garantire l’accesso al credito per famiglie e imprese, creando un fondo per i prestiti a tasso zero;
Spingere la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento, premiando quelli a emissioni zero;
Allargare il superbonus all’eliminazione delle barriere architettoniche e agli edifici senza impianti. Per aiutare tanti anziani, spesso con difficoltà di deambulazione, che vivono nei condomini. Agli incentivi devono inoltre poter accedere le riqualificazioni energetiche realizzate in alloggi privi di sistemi di riscaldamento, frequenti al Sud;
Premiare i materiali salubri, naturali e provenienti dal riciclo;
Semplificare gli interventi di retrofit energetico dei condomini. Vanno semplificati gli interventi che puntano a una radicale riduzione dei consumi energetici delle abitazioni, con retrofit che interessano impianti, isolamento, facciate;
Rafforzare il ruolo di regia e di controllo da parte del Governo, attraverso un coordinamento più efficace dei diversi Ministeri ed Enti coinvolti.
“Vogliamo ricordare, infatti, come intervenire in questo settore rappresenti una delle politiche di welfare più importanti – spiega Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente – e di sostegno concreto per le famiglie che vedranno non solo ridursi le bollette, ma beneficeranno anche di un maggiore comfort abitativo. A tale scopo, però, è importante non solo prolungare il superbonus al 2025, ma anche commisurare l’incentivo più generoso al mondo a migliori parametri ambientali: non è possibile vedere incentivate le caldaie a fonti fossili allo stesso modo delle pompe di calore o accontentarsi del salto di due classi energetiche”.
]>