La fotografia di architettura è stata importante nell’interpretazione del design architettonico fin dagli inizi del 900 e oggi, questo genere di fotografia ha larga applicazione industriale e commerciale ed è uno strumento per gli architetti e per le aziende per pubblicizzare i propri servizi e prodotti.
I primi fotografi che hanno immortalato edifici ed opere architettoniche furono Eugène Atget, Walker Evans e Benerice Abbott: le foto realizzate da questi autori non erano né commissionate né attribuibili a nessun progettista o autore in particolare. Fu Henry Hobson Richardson di Boston, Massachusetts il primo ad assumere i migliori fotografi del suo tempo per documentare la costruzione degli edifici da lui progettati e per mostrare, ai potenziali clienti, i dettagli che meglio rappresentavano le sue idee di architettura e design.
Nei primi del ‘900, tra i più importanti fotografi di architettura troviamo Francis B. Johnston e Henry Bedford Lemere ma anche Mauricio Lotze, Michel Neurdein, e Waldemar Titzenthaler che cominciarono a produrre portfoli di interni per i giornali illustrati e, alcuni di loro collaborarono con noti architetti. Clarence Fuermann, ad esempio, collaborò con l’architetto americano Frank Lloyd Wright per diversi anni.
A partire dagli anni ’30, la fotografia divenne uno strumento molto importante per la diffusione delle idee degli architetti moderni che utilizzarono la macchina fotografica sia per la preparazione che per la distribuzione del loro lavoro. Con l’avvento del Modernismo, corrente filosofica ed estetica di quegli anni, forte è stato il connubio tra l’architettura moderna ed eleganti immagini tecnicamente perfette.
Con la fine della seconda guerra mondiale, i fotografi di architettura in Europa e in Giappone iniziarono a documentare la distruzione causata dal conflitto ma dalla ripresa economica post bellica nacquero diversi fotografi di architettura divenuti famosi come Ezra Stoller negli Stati Uniti e lo Studio Vasari in Italia.
Negli anni del postmodernismo, i fotografi di architettura cominciarono ad immortalare cantieri, edifici industriali, grattacieli, vecchi e nuovi edifici e la fotografia d’architettura raggiunse il culmine con Yukio Futagawa, fotografo giapponese che iniziò a pubblicare la sua rivista Global Architecture concentrandosi sulle opere di Frank Lloyd Wright, Ludwig Mies van der Rohe, Le Corbusier e altri.
Se oggi la fotografia di architettura è materia di studio nella maggior parte dei dipartimenti di architettura e nelle scuole di design, accademie e università, è grazie al lavoro di fotografi come questi che hanno non solo documentato ma rappresentato visivamente, se possibile amplificandola, l’inedita portata e la qualità di opere architettoniche.
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