A seguito della proroga del Superbonus 110% fino al 2023 solo per immobili situati nelle zone colpite da sisma a partire dal 2009, le agevolazioni fiscali legate agli interventi antisismici si sono ora sdoppiate: accanto al Sismabonus ordinario, che prevede aliquote di detrazione dal 50% fino all’85% a seconda dei casi, per alcuni interventi di riduzione del rischio sismico previsti dall’art. 119 del c.d. Decreto Rilancio è prevista una detrazione pari al 110%, tanto che si parla di Super-Sismabonus o Sismabonus 110%.
Come confermato dalla Legge di Bilancio del 2023, il Sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, con un calendario che si modificherà annualmente e che vedrà decrescere gradualmente l’aliquota.
Le detrazioni per le case unifamiliari permettono di risparmiare il 50% delle spese, ma è possibile anche arrivare al 70% se si ottiene il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se si arriva a due classi di rischio inferiori.
Per quanto riguarda i condomini, si parte sempre dalla detrazione del 50% per arrivare al 75% della spesa sostenuta se c’è il passaggio a una classe inferiore e all’85% per il passaggio a due classi di rischio inferiore.
L’agevolazione viene suddivisa in 10 quote annuali per una spesa massima di 96 mila euro. La cifra viene moltiplicata per ciascuna unità nel caso in cui venga richiesto per gli immobili situati in un condominio. L’edificio deve essere situato in zona sismica 1, 2 e 3 ovvero le aree ad alto rischio secondo quanto dettato dalla classificazione stabilita dallo Stato.
Il Decreto Rilancio ha stabilito che se gli interventi antisismici rientrano nell’ambito di applicazione del Superbonus, le agevolazioni fiscale previste per il sismabonus ordinario vengono elevate appunto all’aliquota del 110%.
In sostanza, in caso di interventi che complessivamente rientrano in tutte le condizioni previste dal Superbonus 110%, il Sismabonus ordinario viene “assorbito”, tanto che si parla appunto di SuperSismabonus: in questi casi, è obbligatorio applicare l’aliquota massima (110%) e seguire le procedure previste per il Superbonus, che sono generalmente più complesse.
Foto di Etienne Girardet su Unsplash