Dal 2023, con il Decreto “Aiuti-quater” e per effetto della Legge di Bilancio l’aliquota della detrazione non sarà più unica, al 110%, ma in molti casi scenderà al 90%.
I nuovi interventi normativi, inoltre, introducono una serie di nuove condizioni e i passaggi della cessione del credito salgono da 4 a 5.
Restano invariati i beneficiari della detrazione e gli interventi agevolati continuano ad essere distinti in trainati e trainanti.
In linea generale, dal 2023 la detrazione scende al 90% sia per i condomìni sia per gli edifici posseduti da un unico proprietario, o in comproprietà tra più soggetti, contenenti fino a 4 unità immobiliari.
Ci sono però regole differenziate, che in qualche caso consentiranno di ottenere il Superbonus al 110% anche nel 2023.
Per i condomìni, il Superbonus continua ad avere un’aliquota al 110% se:
Per gli edifici fino a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti, il Superbonus continua ad avere un’aliquota al 110% se:
Per gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti la situazione non è univoca.
Gli immobili su cui al 30 settembre 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, potranno continuare a fruire del superbonus con aliquota al 110% fino al 31 marzo 2023.
Gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti adibiti a prima casa, il cui proprietario abbia un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 euro, potranno invece usufruire del superbonus 90% fino al 31 dicembre 2023.
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