Tra le novità del 2023 in materia di superbonus, la nuova Legge di Bilancio prevede una serie di agevolazioni in base a reddito e allo scopo dell’edificio, se quest’ultimo appartiene a strutture o enti senza lucro, compresa l’edilizia popolare.
In particolare è previsto un contributo per i redditi bassi, grazie ad un Fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2023, che erogherà contributi ai soggetti con reddito di riferimento fino a 15mila euro per la realizzazione di interventi:
Il contributo dovrebbe compensare l’abbassamento dell’aliquota della detrazione. Il funzionamento sarà definito con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Anche per le Onlus e le Associazioni di promozione sociale, che non svolgono attività sociosanitaria e assistenziale, il Superbonus nel 2023 scenderà al 90%. Sarà possibile mantenerlo al 110% solo se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022.
Gli interventi realizzati da Onlus, Organizzazioni di volontariato e Associazioni di promozione sociale che svolgono attività sociosanitaria e assistenziale possono, invece, mantenere il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025 rispettando le seguenti condizioni:
Per gli edifici appartenenti agli Istituti autonomi case popolari (Iacp), o enti assimilati, e alle cooperative edilizia a proprietà indivisa, le condizioni non cambiano rispetto al passato. Saranno agevolate con il Superbonus al 110%:
Infine, nei comuni situati nei crateri dei terremoti che, dal 2009, hanno interessato il Centro Italia, il Superbonus continuerà ad avere l’aliquota al 110% fino al 31 dicembre 2025.
Foto di Kaga tau, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons