Il Gruppo Tecniche Nuove e SAIE – la principale manifestazione del settore delle costruzioni – in concertazione con le principali associazioni della filiera edile, hanno sottoscritto un documento che traccia line guida e suggerimenti rivolti alle istituzioni per aiutare le imprese in questo particolare momento di difficoltà.
Nasce così la “Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni”, uno strumento per guardare al futuro con una visione a lungo termine, per incoraggiare la ripartenza di attività – progettazione, edilizia, impianti – che a causa della chiusura forzata, secondo le stime di ANCE, ha generato un calo del 10% degli investimenti.
La “Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni” individua soluzioni concrete per la realizzazione di riforme strutturali. Fondamentali i temi della liquidità alle aziende, le procedure più snelle per l’avvio dei cantieri e la minore burocrazia.
Elementi che, insieme alla semplificazione dei processi, alla digitalizzazione e al rafforzamento di bonus e incentivi, porteranno una ricaduta estremamente positiva sull’economia dell’intero paese.
Il manifesto in 10 punti a “voce unica”,è promosso da Tecniche Nuove e SAIE, e sottoscritto da Gabriele Buia -Presidente Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili-, Federica Brancaccio -Presidente Federcostruzioni-, Giuseppe Freri -Presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili-, Gabriele Scicolone -Presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria-, Maurizio Savoncelli -Presidente Consiglio Nazionale Geometri e Consigliere Rete Professioni Tecniche- e Ivo Nardella -Presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE.
Ecco 10 punti della Carta:
Una strategia organica per interventi su scuole, sanità, infrastrutture e sistemi di trasporto.
Sblocco rapido dei cantieri già finanziati per produrre lavoro e generare reddito, anche attraverso il lavoro dei Comuni e le Amministrazioni Locali sul territorio. Rilancio dei cantieri strategici.
Sicurezza. Il COVID19 prevede la definizione di protocolli permanenti sulla sicurezza in cantiere e la loro esecuzione.
Liquidità per gli attori della filiera per sostenerne la ripartenza. Non integralmente a debito ma quota a fondo perduto, anche attraverso il saldo dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese e dei professionisti.
“Sburocratizzazione” e semplificazione delle procedure legate alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione di qualsiasi tipologia di edificio o infrastruttura. Procedure snelle, redazione di un codice e un regolamento che non necessiti di provvedimenti straordinari.
Rafforzamento di bonus e incentivi per interventi premianti in termini di efficienza energetica e ristrutturazione green e più in generale revisione complessiva del patrimonio abitativo esistente attraverso l’adeguamento alle normative, l’utilizzo di tecnologie innovative e di sistemi e soluzioni performanti.
Valorizzazione del ruolo della progettazione sia per quanto riguarda le nuove esigenze abitative, sia nello sviluppo delle città e dei sistemi urbani, andando oltre, laddove possibile, strumenti e standard obsoleti e non più adeguati alle condizioni odierne.
Digitalizzazione della filiera finalizzata alla condivisione delle informazioni e alla condivisione di competenze e best practice del settore all’interno di una piattaforma digitale appositamente creata.
Maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi dalla pubblica amministrazione.
Piano investimenti per i Comuni per dare avvio a una grande opera di manutenzione del territorio e di rigenerazione delle città.
I temi delle riforme e del futuro della filiera saranno al centro della nuova edizione di SAIE, la fiera delle costruzioni, che si terrà a BolognaFiere dal 14 al 17 ottobre 2020.
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