La crisi economica seguita alla pandemia di COVID-19 sta generando diversi effetti su tutti i mercati; vendita e locazione di immobili non sono stati purtroppo risparmiati.
Sul fronte del mercato delle locazioni, secondo gli analisti di Tecnocasa, l’attuale pandemia potrebbe provocare un calmieramento dei canoni di locazione.
Il trend in aumento visto nel secondo semestre del 2019, periodo in cui, i canoni delle grandi città hanno registrato un aumento: +2,9% per i monolocali, +3,1% bilocali e trilocali, sta già subendo uno stop.
Oggi chi aveva comprato per mettere a reddito con affitti brevi (studenti e lavoratori) è costretto immettere questi immobili sul segmento residenziale, con il conseguente aumento di offerta, in particolare in quelle regioni ad oggi praticamente isolate per via del virus.
Non diversamente in quelle aree in cui il mercato delle locazioni turistiche era importante, l’attuale incertezza rischia di fermare tutto, rimandando al 2021 le possibilità di ripresa.
Ovviamente non è da sottovalutare l’impatto che questi mesi hanno avuto sulle attività come i negozi e i locali pubblici la cui chiusura prolungata avrà un peso sulla possibilità di riapertura, nonostante il sostegno di amministrazioni e governo.
La stessa modalità di distribuzione dei beni, l’ e-commerce, potrebbe influire sulla locazione di magazzini e uffici.
L’adeguamento alle nuove disposizioni in materia di misure di distanziamento, come ad esempio nei ristoranti, nel lungo periodo potrebbe indirizzare il mercato verso altre strutture.
Altra tendenza, infine, che si potrebbe verificare è un aumento di domanda di abitazioni luminose e con spazi esterni, caratteristiche che la pandemia ha fatto apprezzare maggiormente.
Il timore maggiore è l’indebolimento della domanda unito al calo degli investimenti, e le troppe variabili macroeconomiche in gioco non permettono grandi previsioni.
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