Già dalla seconda metà del 2022 si è cominciato a registrare un rallentamento nel mercato immobiliare che con molta probabilità proseguirà anche nel 2023.
Ovviamente non siamo di fronte ad una vera e propria crisi, poiché l’abbattimento dei prezzi consentirà importanti possibilità di investimento.
Secondo RE/MAX, il mattone si confermerà bene rifugio contro l’inflazione, in un mercato più equilibrato che tenderà a riallinearsi ai trend di crescita del 2019.
“Sebbene sia impossibile prevedere il futuro, il real estate dei prossimi mesi/anni presenterà grandi sfide ma anche interessanti opportunità, sia per i venditori, sia per gli acquirenti”, afferma Dario Castiglia – CEO & Founder di RE/MAX Italia. “Per il prossimo anno non prevediamo una vera crisi immobiliare perché, nonostante gli aumenti, i tassi di interesse sono a livelli ancora interessanti se comparati ai picchi raggiunti in anni passati. Certamente le condizioni sono differenti rispetto ai minimi storici degli ultimi anni, ma crediamo che gli acquirenti si abitueranno al nuovo regime”.
Il probabile rallentamento temporaneo offre quindi interessanti opportunità per investire nell’immobiliare. “Questo perché sarà un mercato leggermente calmierato con condizioni più favorevoli per chi dispone di liquidità o ha la possibilità di accedere al credito”, commenta Castiglia. Una condizione che incontra i desiderata di molti italiani, ma anche di molti europei, come emerge dal ‘2022 European Housing Trend Report’, l’indagine realizzata da RE/MAX Europe intervistando circa 16.000 consumatori in 22 Paesi europei.
Infatti, secondo i dati analizzati il 45% degli intervistati in Europa è più propenso ad acquistare un immobile rispetto a 12 mesi fa. Una percentuale che in Italia sale al 50%.
Il mercato immobiliare leggermente più lento ma con condizioni economiche più favorevoli.
Confermato il boom del mercato immobiliare delle case vacanza.
Nel 2023 continuerà, infatti, il trend positivo delle compravendite delle case vacanza nelle zone turistiche italiane, si prevede un aumento del numero di vendite delle case al mare seguito da quelle in zone turistiche di montagna.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico (Fimaa-Confcommercio-Nomisma) nel 2022 si è registrato un incremento del 40% delle compravendite di seconde abitazioni e nel prossimo anno questa tendenza dovrebbe continuare accompagnata da un aumento anche dei valori immobiliari.
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