Poter scegliere di costruire la propria casa partendo da zero è certamente un lusso per pochi di questi tempi, ma sicuramente un vantaggio che permette di definire i minimi dettagli e cucire su misura il proprio spazio.
Ma come fare? Quali sono le cose da considerare? Come si progetta un’ abitazione?
Ecco alcune semplici, ma basilari regole.
Il punto di partenza è sicuramente quello di progettare in base alle proprie esigenze di vita, il numero delle persone che vivranno nell’abitazione e orientativamente, quindi, il numero delle stanze necessarie per garantire spazi funzionali per tutti.
Ovviamente il tutto va calcolato sulla superficie che si ha a disposizione per edificare. É comunque basilare organizzare lo spazio simulandone l’uso: quanti ambienti si vogliono ottenere? Di che tipo? Ad esempio 1 soggiorno, 1 cucina, 3 camere, 2 bagni, 1 lavanderia e 1 ripostiglio ecc…
Esistono dimensioni minime per l’abitabilità, solitamente quelle indicative fanno riferimento a metrature del tipo: living con cucina open space di circa 35mq, 1 camera matrimoniale di circa 18mq, 1 camera da letto doppia di circa 14mq, 1 camera da letto singola di circa 9mq, 1 bagno grande di circa 8mq con vasca, un bagno piccolo di circa 3 mq con doccia ecc…
L’orientamento dell’abitazione e la disposizione delle camere dovrebbe seguire i ritmi di luce e ombra, ovvero l’esposizione a sud e nord e ad est ed ovest.
L’illuminazione corretta degli ambienti interni è fondamentale sia per il benessere che in termini di risparmio energetico.
Va, quindi, considerato che il clima e l’illuminazione varia a seconda dell’asse Nord-Sud o Est-Ovest in questo modo:
NORD: non c’è mai il sole, la luce è sempre uniforme, esposizione a venti freddi in inverno.
EST: sole al mattino, piacevole in primavera/estate, freddo in autunno/inverno.
SUD: sole basso nelle ore centrali invernali, allo zenit in estate per cui ci si protegge facilmente dalla radiazione solare diretta con oggetti poco profondi.
OVEST: forte soleggiamento al pomeriggio, in ombra tutta la mattina.
Classico o moderno, minimal o country, shabby chic o industriale, total white o colori forti… la scelta è davvero ampia.
Definire in fase di progettazione lo stile di arredamento aiuta a definire gli spazi partendo dagli elementi fissi, come le disposizioni murarie, le aperture, le pareti attrezzate, eventuali camini ecc.
Da ciò dipendono i materiali che andranno a definire e rivestire i vostri spazi: l’uso del legno per ambienti classici e retrò; marmi, vetrate e spazi ampi per case moderne.
Lo stile deve essere frutto della vostra personalità poiché la casa dovrà avvolgervi come una seconda pelle.
Oltre ovviamente alle competenze, alla maestria e alle regole, confrontarsi con dei professionisti aiuta a chiarire e definire meglio le idee, soprattutto in fase di progettazione.
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