“Una proposta per il benessere dentro e fuori la casa” composta di 7 punti è stata presentata al sottosegretario alla Presidenza dei Ministri, da Fillea e Spi Cgil, Legambiente, Nuove Ri-Generazioni, Auser, Abitare e Anziani per migliorare efficacia del superbonus:
proroga del Bonus fino al 2025
inserimento della riduzione delle barriere architettoniche come intervento ricompreso nel 110%
un nuovo ruolo agli amministratori di condominio
premialità per chi fa il maggior salto di classe energetica
fondi per anticipare le spese,
aggiornamento dei tariffari professionisti
supporto tecnico e finanziario ai gestori del patrimonio edilizio pubblico.
Il cosiddetto “bonus 110%” – spiega la nota congiunta dei promotori -rappresenta una delle scelte di politica economica e ambientale tre le più positive e “sistemiche” degli ultimi anni, una scelta che spinge sulla qualità ambientale e sulla sicurezza, rilanciando al tempo stesso un settore ed una filiera dalle forti capacità anticicliche. Una scelta che sottintende una più ampia visione, quella del benessere delle persone, dei territori, delle città. Un benessere che è tante cose: dalla salute alla scuola, dalla vivibilità delle città ai trasporti, ma che è anche “casa”…mai come oggi, alla luce dei drammi della pandemia, tornata al centro del dibattito.
Considerando che quasi il 40% delle abitazioni private italiane- prosegue la nota sul sito filleacgil.net – ha più di 40 anni di vita e solo una percentuale irrisoria ha subito interventi di ammodernamento (risparmio energetico, antisismica), il bonus 110% può essere il grimaldello per avviare un’opera straordinaria di manutenzione del patrimonio abitativo? Ed ancora, questo incentivo va bene così o è possibile farlo funzionare meglio, presto e bene, raggiungendo anche le fasce di popolazioni e redditualmente deboli, a partire dagli anziani, e realtà complesse, come quelle dei grandi condomini nelle aree urbane?
Queste le domande che il gruppo di lavoro ha affrontato nel Convegno online del 12 novembre scorso che ha portato alla formulazione di questi 7 punti per potenziare il Superbonus anche attraverso un’ottica sociale, oltre che ambientale.
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